Ogni anno, l’annuncio del Pantone Color of the Year segna un passaggio simbolico nel mondo del design, dell’interior, della moda e della cultura visiva globale. Ed è proprio Pantone, nelle ultime ore, a confermare il momento più atteso: il nuovo colore del 2026 sarà svelato il 4 dicembre.
La comunicazione è arrivata attraverso un post ufficiale LinkedIn di Pantone, che ha dato il via a un vero e proprio fermento internazionale: designer, art director, creativi, interior stylist e professionisti del colore stanno già esprimendo le loro previsioni, alimentando un dibattito ricchissimo di sfumature—letteralmente.
Quando sarà annunciato il Pantone Color of the Year 2026?
La risposta è ufficiale: 4 dicembre 2025

Pantone ha inoltre invitato la community globale a “predire la color family del 2026”, aprendo un sondaggio pubblico che, nelle prime ore, ha registrato centinaia di commenti. Per la prima volta dopo anni, l’azienda sembra voler coinvolgere attivamente il pubblico prima dello svelamento ufficiale.
Cosa possiamo aspettarci dal Pantone 2026? I segnali dalla community internazionale
Scorrendo i commenti al post—designer di tutto il mondo, brand manager, color specialist, illustratori, interior designer—emerge un dato sorprendente:
la quasi totale maggioranza spera in un ritorno al verde.
Le parole chiave più ricorrenti nei pronostici:
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“Soft green”
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“Sage-olive”
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“Calm nature-inspired shade”
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“Forest green or teal shade”
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“Soft Aqua”
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“Ground green”
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“Teal color”
Molti professionisti lo dicono apertamente: “We need to get a green this time.”
Dopo Mocha Mousse (2025), Peach Fuzz (2024) e Viva Magenta (2023), inizia a essere evidente il desiderio collettivo di una tonalità calma, naturale, riconnettiva.
Il verde, nelle sue varianti più morbide, è percepito da designer e creativi come la tonalità ideale per interpretare il bisogno diffuso di equilibrio, contatto con la natura e palette più “respiranti” dopo diversi anni di colori caldi, emotivi e intensi.
Perché il 2026 potrebbe davvero essere l’anno del verde?
Oltre ai commenti del pubblico, ci sono evidenze oggettive:
1. Ciclicità cromatica Pantone
L’ultimo verde è stato scelto nel 2017 (Greenery).
Da allora Pantone ha privilegiato rossi, rosa, pesca, marroni, blu violacei.
La rotazione naturale suggerisce un ritorno verso i toni vegetali.
2. Tendenze colore 2025–2026
I più importanti paint brand americani ed europei—Valspar, Sherwin-Williams, Dunn-Edwards—hanno già annunciato palette 2026 dominate da:
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verde eucalipto
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verde salvia
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oliva tenue
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neutri latte d’avena e khaki soft
3. Estetica “nature-driven”
Negli interni, negli hotel immersi nei paesaggi naturali, nelle spa, nel product design, il verde sta riemergendo come colore psicologico di quiete, equilibrio e “quiet luxury” contemporaneo.
Proprio come abbiamo mostrato nel nostro articolo dedicato a 15 hotel di design immersi nella natura, pubblicato su Archi&Interiors: una selezione curata da architetti e interior designer che ha evidenziato quanto i toni terra e i verdi soft siano ormai centrali negli spazi progettati per il benessere.
(Link all’articolo: Hotel di design immersi nella natura — archieinteriors.com)
Le tre direzioni cromatiche più probabili per il Pantone 2026
Guardando i trend, i commenti internazionali e la logica Pantone, le tre direzioni cromatiche più plausibili sono:
1. Verde oliva caldo

Naturale, vellutato, terapeutico.
La sfumatura più citata dai designer su LinkedIn.
2. Teal morbido (azzurro-verde tenue)

Ibrido perfetto tra natura e tecnologia, elegante e contemporaneo.
3. Neutro latte d’avena / khaki soft

Potrebbe essere il colore “supporting” che Pantone ama valorizzare in palette.
Cosa significa questo per il mondo del design?
A livello di mercato:
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Interior design
Verde salvia, oliva, eucalipto e teal stanno già dominando palette di cucine, living e spazi hospitality. -
Grafica e branding
I brand “nature & tech” stanno virando verso palette verde-blu, percepite come più affidabili e futuristiche. -
Moda
Il verde salvia è di nuovo in crescita su passerelle e prêt-à-porter. -
Lifestyle e decor
I materiali naturali (legni caldi, pietre, fibre) dialogano perfettamente con queste tonalità.
Cosa succede ora?
Fino al 4 dicembre, Pantone lascerà aperto il sondaggio e continuerà a far crescere l’attesa.
La strategia è chiara: creare una community globale attorno all’annuncio, trasformando il Color of the Year in un fenomeno culturale oltre che estetico.
Noi di Archi&Interiors seguiremo l’evoluzione giorno per giorno, aggiornando la nostra redazione con analisi, moodboard, letture del mercato e interpretazioni progettuali.
Perché la community sbaglia (quasi) sempre: una lettura critica dei pronostici
Guardando gli ultimi vent’anni, c’è un dato quasi ironico: i commenti e le previsioni dei designer sui social raramente anticipano il Pantone corretto.
Succede per tre motivi:
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Bias di desiderio – si tende a scegliere il colore “che vorremmo vedere”, non quello che rispecchia il ciclo cromatico globale.
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Sovra-rappresentazione di alcuni settori – grafici e creativi digitali prediligono palette diverse da fashion e interior.
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Pantone ragiona su macro-scenari (socio-culturali, psicologici, economici), non solo sulle tendenze estetiche.
Questo apre una domanda interessante:
E se il Pantone 2026 non fosse affatto verde, nonostante la community lo desideri?
Per questo abbiamo analizzato le nuance meno citate, ma che Pantone potrebbe scegliere per ragioni simboliche, narrative o di contesto globale.
Colori poco citati (ma possibili) per Pantone 2026: analisi professionale
1) Rosa (soft mauve, blush, petalo)

Perché potrebbe essere scelto
Pantone potrebbe tornare su un rosa solo se:
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volesse riproporre un messaggio emotivo forte, simile a “compassione”, “cura”, “umanità”;
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scegliesse un rosa desaturato e maturo, molto lontano da Viva Magenta e dai rosa anni ’10;
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seguisse le tendenze beauty/wellness, che continuano a evolvere verso nuance “skin-like”, delicatissime.
Il rosa 2026 possibile
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Soft Mauve
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Petal Dust
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Quiet Blush
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Rosy Minimal
Perché è poco probabile
Pantone ha scelto:
2023 – Viva Magenta
2024 – Peach Fuzz
2025 – Mocha Mousse
Tre tonalità calde/rosate in tre anni: difficile un “quarto colpo”.
2) Lilla / Lavanda / Mauve freddo

Molti designer lo hanno citato marginalmente (“Lilac!”), ma è un’insidia interessante.
Perché potrebbe essere scelto
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È un colore digitale e metafisico, legato agli scenari AI-driven.
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Lavora bene nella comunicazione tech e lifestyle.
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È psicologicamente calmante e introspettivo: perfetto per un mondo “iper-saturo”.
Il lilla 2026 possibile
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Mineral Lilac
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Digital Lavender 2.0
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Meta-Mauve
Perché è meno probabile
Pantone ha già scelto nel 2022 un blu-viola (Very Peri).
La rotazione cromatica solitamente non torna sullo spettro viola entro 3–5 anni.
3) Giallo (bright, butter, mellow gold)

C’è chi ha suggerito giallo brillante, chi “butter”.
Perché potrebbe essere scelto
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Storicamente il giallo viene usato nei momenti di crisi sociale come colore di ottimismo.
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Il mondo food e il design scandinavo stanno riportando in auge i toni burrosi e delicati.
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I gialli “mellow” funzionano benissimo nel design contemporaneo.
Il giallo 2026 possibile
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Warm Butter
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Soft Mellow Yellow
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Golden Oat
Perché è poco probabile
Pantone ha già scelto nel 2021 Illuminating Yellow — troppo vicino temporalmente.
4) Blu (mineral, deep, soft aqua)

Molti commenti puntano su un “mineral blue” o “soft aqua”.
Perché potrebbe essere scelto
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È percepito come colore di fiducia, stabilità e tecnologia responsabile.
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L’estetica marina e il biophilic design “acqua-centrico” stanno crescendo.
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È un ponte naturale tra natura e digitale.
Il blu 2026 possibile
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Soft Aqua
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Mineral Blue
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Deep Horizon
Perché è poco probabile
Pantone ha scelto Classic Blue nel 2020 e Very Peri nel 2022: lo spettro blu-violetto è già molto recente.
5) Bianco (pristine white, pure calm)

Pochissimi lo citano, ma sarebbe una scelta ultra-concettuale.
Perché potrebbe essere scelto
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In tempi di overload digitale, il bianco rappresenta reset, spazio mentale, pausa visiva.
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Comunica sostenibilità, purezza, materiali naturali, minimalismo.
Il bianco 2026 possibile
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Pristine White
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Pure Calm
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Cotton Air
Perché è poco probabile
Pantone raramente sceglie un bianco come “Color of the Year”: è troppo neutro per il messaggio mainstream.
6) Arancio (terra bruciata, pumpkin, radiant orange)

Qualcuno cita “orange for Taylor Swift” con ironia, ma l’arancio soft non è da scartare.
Perché potrebbe essere scelto
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È il colore dell’energia gentile, della creatività, della socialità.
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Il design mediterraneo e sudamericano lo stanno riportando in auge in versioni naturali e terrose.
L’arancio 2026 possibile
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Clay Orange
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Mellow Pumpkin
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Muted Terra
Perché è meno probabile
Tonalità calde e terrose sono già protagoniste del 2025 (Mocha Mousse).
Il Pantone 2026 potrebbe sorprendere
La community globale sembra convinta che sarà verde—in tutte le sue sfumature più calmanti.
E statisticamente potrebbe avere ragione.
Ma la storia del Color of the Year insegna:
Pantone raramente sceglie ciò che tutti si aspettano.
Ecco perché resta fondamentale monitorare anche le famiglie cromatiche meno citate: rosa, lilla, blu minerale, giallo burroso, bianco, arancio terroso.
Il 4 dicembre lo scopriremo.
Tabella – Analisi dei colori meno citati per Pantone 2026
| Famiglia colore | Possibile tonalità | Perché Pantone potrebbe sceglierlo | Perché è poco probabile | Probabilità stimata 2026 |
|---|---|---|---|---|
| Rosa | Soft Mauve / Quiet Blush | Messaggio di cura, empatia, umanità. Funziona nei wellness spaces e nella narrativa post-trauma. Colore psicologico forte. | Pantone ha già scelto colori della stessa area emotiva per 2023–2025 (Magenta → Peach Fuzz → Mocha). Un quarto anno sul caldo-rosato sarebbe atipico. | Bassa (10%) |
| Lilla / Mauve freddo | Digital Lavender / Mineral Lilac | Perfetto per estetica tech, AI, digitale etereo. Colore calmante, introspettivo, molto amato da Gen Z e fashion. | Very Peri è del 2022: troppo recente nel ciclo dei viola-blu per una nuova scelta. | Media-Bassa (20%) |
| Giallo | Butter / Soft Mellow Yellow | Simbolo di speranza, luce, ripartenza. Perfetto in scenari socioeconomici complessi. Forte nel food e nel nord Europa. | Pantone ha già scelto Illuminating Yellow nel 2021. Lo spettro giallo raramente viene ripetuto entro 5 anni. | Molto bassa (5%) |
| Blu minerale / Soft Aqua | Mineral Blue / Deep Horizon | Elegante, affidabile, legato a fiducia, tecnologia responsabile, benessere. Crescente nel design spa e negli hotel natura-acqua. | Pantone ha scelto blu nel 2020 (Classic Blue) e blu-viola nel 2022. Troppo vicino ciclicamente. | Media (30%) |
| Bianco | Pure Calm / Pristine White | Concettuale, simbolo di reset, pausa mentale, sostenibilità. Perfetto per narrazioni “less noise”. | Pantone evita quasi sempre i bianchi per il CoY: troppo neutri, poco fotografici e poco “iconici” per i media globali. | Molto bassa (5%) |
| Arancio / Terra soft | Clay Orange / Mellow Pumpkin | Naturale, creativo, mediterraneo. Perfetto per la wave “artisanal + warm minimalism”. | Troppo vicino ai toni caldi e terrosi già scelti per il 2025 (Mocha Mousse). | Bassa (15%) |
| Verde (nonostante sia molto citato) | Olive / Sage / Eucalyptus | Psicologico: calma, natura, connessione. Ciclicamente mancante dal 2017. Richiestissimo dalla community (ma questo non conta molto). In linea con i colossi color trend 2026. | L’unico rischio: è troppo desiderato. Pantone ama sorprendere e scegliere ciò che “manca”, non ciò che è atteso. | Alta (70%) |
| Teal / Verde-azzurro | Soft Teal / Gentle Aqua | Equilibrio perfetto tra digitale e natura. Elegante, contemporaneo, molto versatile nel design. | Meno citato della famiglia verde oliva ma comunque vicino. Rischia l’effetto “già visto” post Very Peri. | Alta (60%) |
Come leggere la tabella
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Probabilità Alta (60–70%) → Verdi (oliva, salvia, eucalipto) + teal morbidi → linea narrativa calma, natura, soft futurism.
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Probabilità Media (20–30%) → Blu minerale → linea narrativa tecnologica, affidabile, “clean future”.
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Probabilità Bassa (< 15%) → Rosa, arancio, bianco, giallo, lilla → possibili solo se Pantone vuole sorprendere totalmente la community
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