Salone Raritas 2026: il nuovo percorso del Salone del Mobile dedicato al design da collezione e alle edizioni limitate

Salone Raritas 2026: il nuovo percorso del Salone del Mobile dedicato al design da collezione e alle edizioni limitate

Quando il design incontra la rarità, nasce un nuovo linguaggio curatoriale. E nel 2026 questo linguaggio prende forma ufficiale con Salone Raritas, il nuovo progetto del Salone del Mobile.Milano dedicato al design da collezione, alle edizioni limitate, ai pezzi unici e all’alta manifattura internazionale.

Un passo decisivo verso il collezionismo contemporaneo

Presentato a Londra e atteso in Fiera Milano Rho dal 21 al 26 aprile 2026, Salone Raritas si presenta come uno dei percorsi più innovativi dell’intera manifestazione.
L’obiettivo è chiaro: creare un ponte tra gallerie d’eccellenza e la filiera globale del progetto, offrendo un luogo dove dialogano esclusività, valore culturale e nuove modalità di acquisizione per opere uniche e limited edition.

Un segnale preciso verso un mercato – quello del design da collezione – in forte ascesa, sempre più centrale nei progetti di interior, hospitality e real estate di fascia alta.

Un progetto curato da Annalisa Rosso

Salone Raritas 2026 Annalisa Rosso

La direzione curatoriale è affidata a Annalisa Rosso, editorial director e cultural events advisor del Salone del Mobile, che guida una selezione di pezzi e gallerie in grado di raccontare:

  • icone reinterpretate

  • opere uniche

  • outsider pieces

  • limited editions capaci di costruire identità progettuali forti

Il titolo completo del progetto — “Salone Raritas. Curated icons, unique objects, and outsider pieces” — esplicita l’ambizione di definire una nuova grammatica curatoriale dedicata al design da collezione.

Formafantasma firma lo spazio: una grande lanterna architettonica

Salone Raritas 2026 Formafantasma

A progettare l’allestimento è lo studio Formafantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin), tra i nomi più influenti del design contemporaneo.
L’area espositiva prende la forma di una lanterna architettonica, un paesaggio materico e permeabile.

Caratteristiche principali dell’allestimento:

  • porosità e leggerezza visiva, per non sovrastare gli oggetti esposti

  • palette cromatica e materica definita, studiata per consentire personalizzazioni calibrate

  • ritmo e riconoscibilità, così da guidare il visitatore nella scoperta dei pezzi

Lo spazio appare come un dispositivo narrativo più che un semplice allestimento: una scenografia pensata per valorizzare i racconti custoditi dagli oggetti rari.

Perché il Salone investe sul design da collezione

Con Raritas, il Salone intercetta un fenomeno già evidente nei grandi progetti contemporanei:
hotel, residenze private, retail esperienziale e sviluppo immobiliare di alta gamma integrano sempre più opere uniche e arredi in edizione limitata come strumenti di posizionamento.

Il design da collezione diventa quindi:

  • segno identitario

  • indice di valore

  • strumento narrativo per spazi pubblici e privati

  • asset culturale e d’investimento

Portare questa categoria all’interno del Salone del Mobile significa presidiare strategicamente una nuova frontiera del progetto, rilevante per:

  • investitori

  • developer

  • committenze istituzionali

  • architetti e interior designer che puntano sull’unicità

Salone Raritas 2026: cosa aspettarsi

Il nuovo percorso sarà collocato nei padiglioni 9–11 di Fiera Milano Rho e presenterà:

  • selezioni di gallerie internazionali

  • opere uniche e limited editions

  • outsider pieces dal forte valore culturale

  • manufatti d’alta qualità

  • un ecosistema dedicato al collezionismo contemporaneo

Sarà un luogo di incontro per professionisti interessati a integrare rarità progettuali in hotel, retail, residenze e progetti su misura.

Salone Raritas porta all’interno del Salone del Mobile una dimensione inedita, che unisce design, cultura materiale, artigianato d’eccellenza e collezionismo contemporaneo.
Un’evoluzione naturale per una manifestazione che continua a interpretare il presente e anticipare le direzioni future del progetto.

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