Divisori per open space: le migliori soluzioni di design per interni contemporanei

Divisori per open space: le migliori soluzioni di design per interni contemporanei

Oggi, sempre di più, l’open space, architettura fluida per eccellenza, diventa il nuovo standard dell’abitare urbano e domestico, mutuato da loft newyorkesi, residenze nordiche e interni milanesi di ultima generazione. Ma vivere senza muri non significa rinunciare all’intimità, né alla funzionalità.

Separare senza chiudere. Filtrare la luce senza interromperla. Creare ritmo visivo tra le stanze, senza compartimentare.

È qui che entrano in gioco i divisori per open space: elementi che non hanno la rigidità del muro né la leggerezza superflua della tenda, ma che parlano un linguaggio intermedio, fatto di trasparenze, cerniere fluide, texture definite e cornici minime.

A seguire, una selezione delle aziende che interpretano il concetto di divisorio non come barriera, ma come strumento di progetto: veri e propri trait d’union tra architettura e arredo.

Le migliori aziende per divisori open space di design

1. PORTAPIVOT

divisori open space portapivot

Trasparenza totale, profili invisibili

PortaPivot, azienda belga, ha reinterpretato l’idea di divisorio interno con i suoi profili in alluminio anodizzato ultra slim e vetro di alta qualità. Le sue soluzioni nascono per essere trasparenti ma presenti, con un’estetica vicina all’architettura residenziale di fascia alta.

  • Materiali: alluminio anodizzato, vetro 6-8 mm

  • Caratteristiche: altezza fino a 297,5 cm, chiusura pivot o scorrevole

  • Ideale per: cucina che si apre sul living, corridoi illuminati, stanze con passaggio visivo

2. RIMADESIO

Rimadesio divisori

Tecnologia, vetro e design Made in Italy

Rimadesio è un’azienda italiana tra le più autorevoli nel settore dei sistemi divisori per interni. Le sue soluzioni di pareti scorrevoli, porte in vetro e pannelli modulari combinano artigianalità industriale, tecnologie avanzate e un’estetica essenziale, pensata per case contemporanee dallo stile pulito e sofisticato.

  • Materiali: vetro temperato, alluminio estruso, finiture laccate e metalliche

  • Caratteristiche: pannelli custom, sistemi scorrevoli a incasso o a binario visibile, elevate performance acustiche

  • Ideale per: living open space, aree studio integrate alla zona giorno, suddivisione elegante tra zona notte e guardaroba

3. DOOOR SRL

divisori open space DOOOR SRL

Lo scorrevole che arreda

Dall’esperienza artigianale italiana, Dooor propone sistemi scorrevoli adatti tanto al mondo contract quanto al residenziale di alta gamma. Il loro modello “Shoji” è un omaggio minimale alla tradizione giapponese, mentre la gamma “M3” abbina legno e vetro con proporzioni calibrate.

  • Materiali: vetro sabbiato, rovere tinto, alluminio

  • Sistema: binari invisibili, ante su misura

  • Usi ideali: open space domestici dove il passaggio tra living e zona notte deve essere delicato

4. ALBED

divisori open space ALBED

Tailor-made per interni sartoriali

Fondata nel 1964, Albed è una delle aziende italiane più raffinate nella produzione di partizioni interne. Ogni sistema è “vestito” dallo spazio a cui appartiene, con cornici in alluminio estruso, vetro temperato e possibilità di configurazione totale. Una scelta ricercata per chi desidera un divisorio progettato come un abito.

  • Materiali: alluminio, vetro fumé, specchiatura

  • Plus: infinite varianti compositive, estetica architettonica

  • Perché sceglierla: ideale per chi vuole una divisione integrata nell’architettura

5. ANAUNIA

ANAUNIA

Fonoassorbenza e modularità: la parete che riduce la voce dello spazio

Anaunia è un’eccellenza italiana in tema di pareti mobili e divisori ad alta prestazione acustica. I loro sistemi scorrevoli sono pensati per grandi spazi, ma trovano perfetta applicazione anche nella casa contemporanea: pensiamo alle stanze multiuso, ai living con area studio integrata o agli interni che devono restare “fluidi” nelle funzioni.

  • Punto forte: riduzione acustica certificata

  • Applicazione: open space abitativi o professionali

6. BENCORE

bencore pareti divisorie

Design ultraleggero, materiali tecnici

Bencore lavora materiali compositi a struttura alveolare per creare pareti divisorie semi-trasparenti e ultramoderne. I suoi pannelli sono usati in ogni tipo di architettura che faccia della luce il suo tema principale.

  • Materiali: pannelli alveolari in resina o vetroresina

  • Estetica: traslucido, geometrico, futurista

  • Utilizzo tipo: uffici domestici, librerie a giorno, loft stratificati

7. PROCÉDÉS CHÉNEL INTERNATIONAL

Procédés Chénel drop paper

Luce, carta e struttura: il filtro etereo per interni flessibili

Marchio francese specializzato nella lavorazione della carta trattata, Procédés Chénel è celebre per i divisori autoportanti in Drop Paper®, un materiale brevettato in fibra non tessuta, antistatico e ignifugo. Leggerissimi ma stabili, i moduli possono essere usati per creare quinte scenografiche, corridoi morbidi o zone relax in un unico ambiente.

  • Materiali: carta polimerica, struttura in alluminio o acciaio zincato

  • Ideale per: soggiorni fluidi, coworking domestici, aree creative

  • Perché scegliere Procédés Chénel: estetica sospesa, eco-compatibilità e modularità totale

Come scegliere un divisorio per open space

  1. Definisci la funzione: serve privacy acustica o solo divisione visiva?

  2. Scegli i materiali in base alla luce: vetro per continuità, legno per calore, carta o tessuto per leggerezza.

  3. Verifica l’altezza del soffitto: molti brand offrono pannelli a tutta altezza, ideali per enfatizzare lo slancio verticale.

  4. Rispetta lo stile dell’architettura: un profilo in alluminio minimalista non avrà lo stesso effetto di una parete scorrevole in legno laccato.

  5. Investi nella qualità del binario e del telaio: un divisorio scorrevole non può essere solo bello, deve funzionare in modo silenzioso, sempre.

Le migliori marche di divisori per open space

Il divisorio per open space non è un ripiego al muro, ma un gesto progettuale. È una risposta intelligente al vivere contemporaneo, che esige fluidità senza rinunciare alla presenza fisica dello spazio. In un tempo in cui le case ospitano vita, lavoro, relazioni e intimità, la scelta della partizione giusta diventa un atto architettonico — anche senza murare nulla.

Sia che tu ristrutturi un loft, una villa borghese o un appartamento metropolitano: il divisorio è ciò che trasforma il volume in ritmo. Un confine che libera.

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